Ma c'è molto dietro le quinte che rimane invisibile per il pubblico: tutte le ore (e persino gli anni) trascorse nell'acquisizione e nella pratica di queste abilità che trasformano il cuoco in uno chef. Lo chef non è solo un ottimo cuoco, è anche un manager e come tutti i manager supervisiona i suoi collaboratori e gestisce la cucina e il personale.
Per questo deve essere costantemente formato, per capire l'economia, la finanza, il marketing, il management e, soprattutto, conoscere le migliori pratiche e le ultime tendenze del momento per portare innovazione. Inoltre, lo chef deve possedere una conoscenza approfondita di tutti gli aspetti dell'ambiente circostante in cui lavora: conoscere la legislazione, le specifiche dei mercati, la cultura alimentare e le preferenze dei clienti, ecc.
Ma chi forma gli chef per farli diventare dei veri manager e “capi di cucina”?
In alcuni paesi, considerati mete gastronomiche tradizionali (come l'Italia o la Francia ad esempio), esistono scuole specializzate che preparano gli studenti ad assumere la carica di chef. In altri, non ci sono tali opzioni e per diventare uno chef ci vogliono anni di duro lavoro anche per i cuochi esperti.
Nasce il progetto CULINART che risponde all'esigenza di miglioramento della qualità dell'offerta formativa nelle arti culinarie. Nell'ambito del progetto è stata sviluppata una nuova qualifica VET progettata per preparare "Chef" come professionisti culinari con un talento per la creatività e l'innovazione per fornire un'esperienza gastronomica unica.
La qualifica sviluppata è il risultato del lavoro congiunto del consorzio internazionale che implementa il progetto CULINART ed è stata progettata tenendo conto delle esigenze del mercato del lavoro e dei cambiamenti che l'innovazione sta apportando al settore.
La qualifica è composta da una serie di documenti disponibili sul sito web del progetto in tutte le lingue partner come segue: